Scrittore e uomo politico
francese. Figlio di
Philippe-Henri e parente di M.-J. La Fayette, con il
quale combatté in America del Nord (1782), entrò in diplomazia,
divenendo ambasciatore presso Caterina II di Russia (1784-89). Nel 1789, allo
scoppio della Rivoluzione francese, quale monarchico liberale non ebbe il
gradimento di Pio VI come ambasciatore a Roma e fu per questo inviato a Berlino
(1792). Fu deputato al corpo legislativo (1801), consigliere di Stato nominato
da Napoleone (1802), conte dell'Impero e senatore. Dopo la Restaurazione divenne
pari di Francia (1814) ma, in seguito al suo sostegno a Napoleone durante i
Cento Giorni, fu privato della dignità (1815) fino al 1819. Accademico di
Francia fin dal 1803, scrisse numerose commedie e racconti, oltre a testi di
storia tra i quali si ricordano:
Quadro storico e politico dell'Europa dal
1786 al 1796 (1801);
Storia della Francia (1824-34). Scrisse anche un
interessante libro di
Memorie (1824). Le sue opere sono raccolte nelle
Oeuvres complètes (34 volumi, postume, 1834) (Parigi
1753-1830).